La tecnologia sviluppata, infatti, propone un materiale riflettente per l’architettura, resistente agli agenti atmosferici, di tonalità differenti, che consente di raccontare infinite storie della relazione tra architettura, natura e luoghi in cui essa si inserisce.
Reflet consente di immaginare architetture come tasselli poliedrici della grammatica dei paesaggi. Esattamente come la luce, anche il riflesso, in architettura, è un elemento strutturale, oltre che narrativo, della forma stessa.
Decidere di progettare una forma che riflette qualcosa significa innanzitutto progettare architetture in grado di ascoltare, di parlare, di stabilire relazioni duali con la natura ed i contesti limitrofi.
Naturalmente si parla di un’opportunità, di uno strumento a disposizione dell’architettura la cui profondità di senso, bellezza e altro dipendono esclusivamente da colui o coloro che decidono come mettere in scena tale relazione.
Parafrasando Giò Ponti “non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte”.
Per questa ragione la collezione Reflet, prima di un esclusivo componente ceramico, è un nuovo strumento flessibile, personalizzabile, durevole, che offre infinite opportunità di creare narrazioni duali e poetiche con la natura e con i luoghi. Un lusso!
Reflet è disponibile nel formato 20x60 e nelle finiture Antique, ad effetto specchiante anticato, e Sketch, ad effetto opaco con finiture ed accenti luminosi.