Protagonisti di questa chiacchierata sono Elisa Lo Castro e Cristian Gentile, che al contest Restile hanno partecipato con un progetto di particolare interesse, ispirato al lavoro dell’artista giapponese Chiharu Shiota. Le sue installazioni, vere e proprie tessiture scenografiche, sono realizzate con un meticoloso intreccio, rigorosamente a mano, di innumerevoli fili di lana. Sono grovigli oscuri, quasi apparizioni oniriche, che il visitatore percorre, lasciandosi avvolgere da una fitta trama che diventa esperienza tattile e dimensionale.
L’idea ha preso forma e si è concretizzata in una collezione, Penelope, che propone un effetto di textures a fitto intreccio: sulla superficie in gres porcellanato si creano morbidi giochi di luce, che rivelano la purezza grafica del disegno. La forma scelta è quella del quadrato, versatile e adatta a consentire utilizzi molteplici, ma al contempo perfetta per contrastare le spigolature del decoro e permettere diverse combinazioni modulari.
La parola a Elisa Lo Castro e Cristian Gentile
Entrambi sono affascinati dal lavoro di quegli studi di progettazione che tentano di ridurre al massimo lo spreco di materiale, senza rinunciare alla perfezione estetica.
Allo stesso modo apprezzano in particolare un approccio architettonico che sfrutta le risorse locali per realizzare edifici a basso consumo energetico. Una strada sicuramente da percorrere per dar vita a nuove forme, materiali e stili che aspettano solo di nascere.
Ma dove raccolgono ispirazioni e idee? Scopriamolo nell’intervista dedicata!
Ma dove raccolgono ispirazioni e odee? Scopriamolo nell’intervista dedicata!